Oggi inauguriamo una speciale sezione del blog nella quale ci dedicheremo alle interviste di allenatori e atleti legati al mondo della Old School.

Oggi iniziamo col trainer dei campioni, Francesco Currò.

Intervista a Francesco Currò: trainer dei campioni

Francesco Currò al centro

  • Ciao Francesco, vuoi presentarti ai nostri amici del blog?

Certamente! Mi interesso prevalentemente di pianificazione del training e svolgo la mia attività di preparatore oltre che in tutta Italia, anche in diverse parti del mondo (Croazia, Olanda, Scozia, Islanda, Inghilterra, Egitto, USA, ecc.). Collaboro con le più importanti riviste italiane di Body-Building e Fitness e sono consulente di squadre di Calcio di serie A e B, ho scritto ben 8 libri (Il Sistema a Frequenza Multipla, Le Tabelle Full-Body, The Training (4 Volumi), manuali ASI/CONI Volume 1 e Volume 3) e sono Docente di Corsi di Formazione (dell’ ASI/CONI – Ente di Promozione Sportiva Direttamente Riconosciuto dal CONI e dal Ministero Dell‘Interno) per istruttori di fitness e bodybuilding e per personal trainer… .

  • Ormai sei nel settore da tanti di quegli anni che hai visto nascere il settore fitness e benessere in Italia e ne hai visto tuta l’evoluzione, basta dire che quando io mi affacciavo a questo mondo tu eri già presente da anni. Come è evoluto o involuto il settore? So anche che tu sei un fautore di metodi natural, cioè senza l’uso di doping

Eh sì … mi stai facendo pensare che ormai sono nel settore da circa 30 anni !!!!
Diciamo che il settore si è evoluto ed involuto contemporaneamente. Se da una parte – adesso – ci sono molte più informazioni che potrebbero essere sfruttate per massimizzare i risultati conseguibili, dall’altra molte di queste informazioni sono fuorvianti e spesso frutto esclusivo di operazioni di marketing. Quindi se non si fa attenzione si rischia di andar dietro alla “moda del momento” … per poi l’anno seguente affidarsi alla “nuova moda del momento” … e così via … ma senza mai ottenere risultati degni di rilievo. Risultati che invece sarebbero conseguibili con un’attenta e seria programmazione.

  • Che consigli daresti ai nostri lettori che vogliono mettersi in forma? Daresti tre consigli, uno sull’atteggiamento mentale, uno sull’allenamento, uno sull’alimentazione e uno sull’integrazione (se la reputi importante)

Ok … per quanto riguarda l’atteggiamento mentale, il concetto base è non scoraggiarsi se i risultati tardano ad arrivare. Serve del tempo per conseguire sensibili trasformazioni (soprattutto da natural). La storia che bastano 15 giorni per “trasformarsi” mi sa che è solo un’operazione di marketing.
Per l’allenamento penso che sia fondamentale essere graduali. Quindi niente massacri!!
Per l’alimentazione, la parola chiave è “equilibrio”. Gli estremismi lasciamoli agli altri …
Ritengo l’integrazione “sensata” solo se sono già a posto i punti precedenti. E’ inutile spendere centinaia di euro in integratori se alimentazione, training e stile di vita non sono a posto. Non cito alcun integratore in particolare perché per farlo bisognerebbe conoscere l’esigenze e le carenze dell’atleta.

  • Qual è il segreto del successo secondo te?

L’organizzazione e la perseveranza sono sicuramente alcune delle chiavi del successo …

  • Quanto tempo ci vuole per forgiare un campione? E per ottenere un’abitudine al sacrificio e alla dedizione per il benessere?

Il “campione” è anche frutto di genetica, quindi non è semplice dare una risposta.
Purtroppo mi rendo conto che molta gente non è per niente bendisposta a “cambiare” … ben vengano quindi i trainer esperti di motivazione come te !! 🙂

  • Che ne pensi dei metodi di allenamento del passato, quelli della OST?

Penso che siano un serio punto di riferimento su cui basarsi per impostare i propri allenamenti. In quel periodo, non era troppo diffuso l’uso di farmaci (o non era diffuso affatto) e quindi i riscontri di forza e muscoli, sono realmente (considerando l’assenza di integratori e l’alimentazione non certo scientifica) dovuti al training.

  • Fullbody o split routine, quali prediligi per i tuoi atleti?

Diciamo che adotto entrambe le impostazioni, privilegiando le split nelle “specializzazioni” e le fullbody nei periodi in cui bisogna concentrarsi su massa e forza.

  • Monoarticolari o pluriarticolari, come li dosi? Quali preferire?

Vale un po’ lo stesso discorso fatto nella risposta precedente. Cerco di privilegiare (ma senza esagerare) i monoaticolari nelle “specializzazioni” ed i pluriarticolari nei periodi in cui bisogna concentrarsi su massa e forza.

  • In ultimo, l’allenamento del principiante, quello dell’intermedio o quello dell’esperto, ancor più se agonista, come devono variare? Qual è il più importante fattore tra intensità e volume?

Un principiante, generalmente non è capace di generare intensità e quindi deve ricorrere ad un buon volume di lavoro; nell’intermedio bisogna concentrarsi per portare l’intensità ad un buon livello, mentre sull’esperto, tutto diventa una “sapiente gestione” dei parametri che hai citato, in quanto – tali parametri – sono già al “limite” e non possono essere aumentati più di tanto.

Grazie Francesco! Sei stato gentilissimo a voler condividere i tuoi segreti con noi. Se i nostri lettori volessero mettersi in contatto con te, lo potrebbero fare?

Grazie a te per avermene dato l’opportunità. Il lettori possono contattarmi scrivendo alla mia mail x_shadow@hotmail.com o visitando il mio sito web http://digilander.libero.it/francescocurro/

Alla prossima!