Individualità allenante e Old School Training (OST).

Molti mi chiedono quale scheda degli atleti della Old School possono copiare (e questo vale anche per le schede dei pesisti attuali), come se ci fosse una scheda magica applicabile a chiunque per ottenere la sospirata massa.

Ascoltami bene, sarò chiaro con te una volta e per tutte. Mettiamo la parola fine a questa fantasia. Copiare la scheda di Steve Reeves non farà di te il nuovo Steve Reeves, prima di tutto perché ti ci vorrebbe una operazione chirurgica.

Che cosa farà, allora, applicare e adattare i principi della OST ai tuoi allenamenti?

Farà risparmiare la risorsa più preziosa che hai: il tempo.

Ancora, ti farà ottenere la qualità che desideri e in modo più veloce: la massa e la forza.

Torniamo all’oggetto dell’articolo.

Sai quanti gruppi etnici esistono nel mondo, amico mio?

La classificazione geografica delle razze umane secondo Coon (1965) è:

  1. Australoidi
  • Aborigeni australiani
  • Melanesiani
  • Papuani
  • Indiani tribali
  • Negritos
  1. Caucasoidi
  • Europei
  • Ainu
  • Mediorientali
  • Nordafricani
  • Indiani
  1. Capoidi
  • Africani della boscaglia
  • Ottentotti
  1. Congoidi
  • Negri africani
  • Pigmei
  1. Mongoloidi
  • Est Asiatici
  • Indonesiani
  • Polinesiani
  • Micronesiani
  • Amerindi
  • Eschimesi

 

Sicuramente sarai a conoscenza che esistono addirittura delle malattie genetiche appartenenti prevalentemente ad alcune popolazioni geograficamente localizzate come la “nostra” anemia mediterranea.

È a tutti noto come alcuni gruppi etnici abbiano una percentuale di testosterone maggiore rispetto ad altri e siano fisicamente più o meno robusti.

Andiamo un tantino oltre.

Sai sicuramente cosa rappresenta il DNA.

Lasciamelo ripetere, per favore.

DNA sta per Deoxyribonucleic acid/acido desossiribonucleico.

I cromosomi sono costituiti da DNA, il quale racchiude le informazioni genetiche responsabili di tutte le funzioni e sostanze del nostro corpo.

Quindi il DNA, composto da cromosomi, rappresenta un “contenitore” di tutte le informazioni genetiche che si trasmettono da un individuo all’altro.

Il DNA è, quindi, il materiale ereditario che determina le caratteristiche degli esseri viventi: è quindi responsabile delle differenze e delle somiglianze tra essi.

Il DNA è unico per ogni individuo, anche per i gemelli monozigoti.

Che significa questo? Che dove puoi spingerti te lo dice madre natura e non Steve Reeves.

Sai quanti soggetti con DNA differenti esistono attualmente nel mondo ?

Il 1° gennaio 2014 la popolazione della Terra ha raggiunto i 7,2 miliardi di persone.

7,2 miliardi di persone con DNA differenti.

Sai che vuol significare?

Che, parlando proprio terra terra, teoricamente ci sono 7,2 miliardi di forme diverse di bicipite (a prescindere dall’allenamento).

Sì, le differenze saranno infinitesimamente piccole e quasi impercettibili all’occhio umano, ma passami la provocazione…

Proseguiamo oltre. Non scoraggiarti, che sto arrivando ad un punto che ti piace…

Daresti la posologia di un farmaco adattata a te, ad un’altra persona?

Prendiamo il più banale, un farmaco senza obbligo di prescrizione né di ricetta: l’acido acetilsalicilico.

Leggo testuali parole sul foglietto illustrativo: “Adulti, 1-2 compresse se necessario fino a 3-4 volte al dì. I pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopraindicati.”

Quindi, un farmaco che qualsiasi persona può autosomministrarsi ha una forbice di assunzione che varia da 1 compressa a 8 compresse.

Tieni presente che ogni compressa ha 0,330 grammi di acido acetilsalicilico.

Quindi, l’assunzione per l’essere umano può variare da 0,330 grammi fino ai 2,64 grammi.

8 volte in più o in meno a seconda del soggetto che lo assume.

Per gli anziani ancora meno.

Bene, “perché questo sproloquio?” Ti starai chiedendo…

L’allenamento fisico è una forma di medicina: può curarti o danneggiarti.

Se l’acido acetilsalicilico va dosato e adattato al singolo individuo, perché l’allenamento non dovrebbe?

Parliamo del tanto abusato concetto del “recupero”.

C’è chi si allena in monofrequenza e chi no, chi si allena in fullbody e chi in split routine.

Sarai sicuramente d’accordo con me con quanto detto sopra, ma ora voglio mettere altra carne a cuocere…

L’essere umano non è una entità astratta e aliena dal mondo. Vive e interagisce in esso. Se oggi ho avuto una giornata a lavoro molto pesante, il lavoro non mi soddisfa, le bollette sono sempre più economicamente insopportabili rispetto  allo stipendio o alle entrate che ho, se ho litigato con qualcuno in giornata, l’aspetto mentale ne risente, soprattutto se sono molto in là con gli anni. Il guaio è proprio parlare di allenamento in modo avulso dalla società, non sono due variabili estranee, ma due variabili fuse tra loro in modo indissolubile e imprescindibile.

Quando si parla di recuperare tra gli allenamenti ecco cosa pensano i teorici:

ibernazione

 

Credono che una volta allenato, tu ritorni a casa ed entri nella tua cella frigorifera per ibernarti ed essere scongelato alla prossima sessione senza pensare che le “battaglie” quotidiane della vita portano uno stress mentale non indifferente.

A questo stress si aggiunge quello di una scheda tosta.

Pensa a questa scheda:

Panca piana 5×5 con 100 kg: 500 kg totale

Squat 5×5 con 150 kg: 750 kg totale

Trazioni alla sbarra 5×5 bw 80 kg: 400 kg totale

Lento avanti 5×5 60 kg: 300 kg totale.

Totale singola seduta: 1950 kg, quasi DUE TONNELLATE di carico totale. E bada bene che non ho aggiunto altri esercizi, né il carico sollevato nelle serie di riscaldamento, altrimenti le due tonnellate sarebbero state ampiamente superate.

Se ti sembra poco, pensa che un muratore o un facchino: in un’ora di allenamento, sposta l’equivalente di un decimo di quello che hai spostato tu in una o due ore di palestra.

Credi davvero che i tuoi legamenti e il SNC ti ringrazino se non prendi il tempo di recuperare?

Credi davvero che tra questo:

fantozzi

 

questo:

Lee Troop of Australia

 

e questo:

reeves young

 

non ci sia alcuna differenza nel modo di approcciarsi agli allenamenti?

Cioè, a prescindere da chi si approccia al mondo dei pesi, deve usare la stessa scheda?

Gli stessi principi , adattati. La stessa programmazione, no.

Solo negli sport agonistici si usano bene o male le stesse programmazioni,  ma lì vi è una selezione naturale. I più forti sono atleti di elite, simili tra loro nelle capacità fisiche e di recupero.

La maggior parte delle persone non ha tempo, voglia né la possibilità o capacità di trascorrere 3-4 ore al giorno in palestra.

La maggior parte delle persone, più o meno giovani, non ha a disposizione la stanza speciale del tempo di Goku dove un giorno lì dentro equivaleva ad un anno nella vita normale:

stanza speciale del tempo, Goku

 

 

Perciò, prima di parlare di recupero post allenamento e di schede bisognerebbe qualificare il soggetto che si ha di fronte, quale siano i suoi obiettivi e le sue reali possibilità di traguardo.

Non si deve lasciar passare il messaggio che l’elite come Reg Park, pagata per allenarsi, e il dott. Rossi siano allenabili in modo uguale.

Non bisogna mai infondere false speranze e frantumare sogni.

Tutti possono essere orgogliosi dei risultati che l’allenamento fisico può dare al corpo umano.

Tutti possono avere il successo che meritano, quando per successo intendiamo l’arrivare al traguardo stabilito, sia esso la coppa del mondo o il ritrovare la giovinezza e la vigoria fisica persa negli anni.

Tutti possono raggiungere il massimo potenziale scritto nella loro genetica.

Perché quindi approcciarsi ad una programmazione della Old School e personalizzarla?

Primo: perché prima ci si faceva meno pippe mentali: o il modo in cui ci si allenava portava a risultati o lo si abbandonava. Nessuno doveva dimostrare conoscenze a chicchessia.

Secondo: perché la multifreuqneza con fullbody o split sotto/sopra, spinta/trazione, hanno forgiato più tonnellate di muscoli di giovani atleti della Old School di quanti ne abbiano forgiato qualsiasi altra scheda mai vita in circolazione, con macchine cromate e cavi lucidati.

Terzo: perché se ogni atleta del passato si è allenato così, compreso Reeves, Park e Arnold (che ha ammesso di aver messo basi muscolari e di forza importanti in questo modo), perché proprio tu vuoi cambiare e innovare con nuove metodologie?

Se la loro genetica gli permetteva di essere grossi e forti allenandosi con una frequenza muscolare inferiore, perché tu, con genetica inferiore alla loro (parlo per linee generali, non conoscendoti), vuoi allenarti di meno e con esercizi pressoché inutili?

E bada bene che non ho proprio toccato l’argomento doping che da solo potrebbe far crollare qualsiasi impalcatura su discorsi tecnici.

Davvero, vorrei che qualcuno dimostrasse che gli esercizi fondamentali, i “costruttori”,  non servano per la costruzione del corpo, che la forza non serva per la massa e che le macchine siano migliori dei pesi liberi.

Pagherei per assistere a questo spettacolo…

Fino ad allora, ti consiglio di imparare e conoscere le basi dei tuoi antenati pesisti.

Fai del tuo corpo la meravigliosa opera d’arte della tua vita.

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