Oggi abbiamo l’onore di avere con noi l’ottimo ricercatore italiano Antonio Paoli.

Paoli A.

Ascoltiamo cosa ha da dirci.

  • Buongiorno e grazie per l’intervista! Si presenti ai nostri lettori.
  • Buongiorno a tutti, mi chiamo Antonio Paoli, mi sono diplomato all’ISEF di Padova nel 1989, poi mi sono laureato in Medicina e Chirurgia con una successiva specializzazione in Medicina dello Sport. Attualmente sono Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova dove dirigo il Laboratorio di Nutrizione e Fisiologia dell’Esercizio e faccio parte del collegio docenti della Scuola di Dottorato in Scienze Biomediche, ricopro inoltre il ruolo di Vice-Presidente del Corso di Laurea in Scienze Motorie. Mi occupo di ricerca nel campo del Resistance Training applicato al metabolismo ed all’ipertrofia muscolare. Le mie ultime ricerche si sono focalizzate sullo studio degli effetti degli allenamenti ad alta intensità sulle vie di segnale legate all’ipertrofia (IGF-1/AKT/mTOR) ed alla stimolazione dei processi di ossidazione (AMPK/ACC e PGC-1α) in giovani ed anziani. Inoltre il mio laboratorio si occupa anche di nutrizione e specificatamente delle diete ipoglucidiche/chetogeniche.

  • Cosa dice la ricerca circa gli esercizi multi articolari?
  • In realtà non c’è moltissimo: se da un certo punto di vista ci sono dati su una maggiore attivazione elettromiografica con gli esercizi mono articolari è anche vero che la scarna letteratura in ricerca suggerisce che aggiungere esercizi monoarticolari a quelli multiarticolari non produce ulteriori miglioramenti della forza mentre se i monoarticolari sono eseguiti prima risultano in una maggiore attivazione delle unità motorie. Sicuramente per la forza i multiarticolari sono i più efficaci, i dati che ho trovato in letteratura sono confermati da quelli del nostro laboratorio. Un nostro lavoro non ancora pubblicato per esteso (per adesso solo come abstract) dimostra come gli esercizi multiarticolari siano efficaci anche nel stimolare il metabolismo e migliorare il massimo consumo d’ossigeno.

  • Secondo la ricerca più recente, quanto tempo impiega un muscolo a recuperare dagli allenamenti (calcolando la diversità di recupero tra muscolo, legamenti, tendini, snc, etc)?
  • Non posso darti una risposta, le variabili sono così complesse e così numerose che dare una risposta univoca sarebbe poco serio. Dipende da: età, stato ormonale, ore di sonno, alimentazione, tipologia di carico, distribuzione della fase eccentrica e concentrica, numero di serie e ripetizioni, ecc. Se posso permettermi un inciso devo dire che rimango basito dalle molte affermazioni categoriche che leggo sulla rete; sembra che l’esperto di turno abbia tutte le risposte, io, che di lavoro faccio il ricercatore, ho sempre più dubbi che certezze!   È estremamente difficile fare affermazioni assolute in questo campo. Si posso dare dei dati ad esempio sul recupero “morfologico” del muscolo dopo un allenamento eccentrico, o sul recupero dei fosfati ma i fattori sono complessi e non possiamo scindere il muscolo dagli apparati del soggetto e dal SNC.

  • Cosa ne pensa delle diete ipoglucidiche per la definizione?
  • Anche qui il discorso è complesso, prima di tutto vorrei chiarire che in quanto ricercatore (vero non come qualcuno che dice che ha fatto ricerca ed in realtà ha solo pubmeddato o googlato) cerco di non avere atteggiamenti preconcetti e quindi cerco di pormi in maniera critica verso i dati che analizzo. La dieta chetogenica è sicuramente un regime alimentare che funziona per enfatizzare la perdita di grasso e può essere un buon sistema per arrivare ad un buon livello di definizione. Bisogna considerare però che al contempo questo tipo di alimentazione riduce drasticamente il glicogeno muscolare ed riduce gli adattamenti finalizzati all’ipertrofia. Va limitata quindi al periodo pre competizione e va maneggiata con cura insieme alla ricarica per evitare di arrivare “svuotati”. A breve dovrebbe uscire una mia review su Exercise and Sports Science Reviews sulla dieta chetogenica e sport.

  • Il superallenamento può realmente verificarsi in pesisti che si allenano 3-4 volte a settimana?
  • Direi proprio di no, certo se uno oltre agli allenamento ha anche un lavoro impegnativo, con magari ridotte ore di sonno potrebbe anche verificarsi, ma in linea generale tendo ad escluderlo. Ho avuto in cura atleti in overtraining ma i volumi di allenamento (non erano pesisti) erano decisamente superiori.

  • Dove possono leggersi i suoi lavori?
  • Basta andare su Pubmed e digitare Paoli A.

  • Quali libri ha scritto?
  • Ho scritto principalmente tre libri: Principi di Metodologia del Fitness (con Marco Neri ed Antonino Bianco) che è un testo con un taglio universitario e che utilizzo come libro base per i miei studenti del corso di Teoria e Metodologia del Fitness a Scienze Motorie; Alimentazione per il Fitness (con Marco Neri ed Alberto Mario Bargossi) che un testo di nutrizione indirizzato al mondo del Fitness e delle palestre; entrambi questi testi hanno vinto il secondo premio come miglior libro, categoria divulgazione scientifica, al concorso nazionale indetto ogni anno dal CONI. Ed infine, sempre con Marco Neri: Fitness e Cellulite.

alimentazione cellulite Fitness

  • Quale sarà e dove sarà il suo prossimo convegno scientifico?
  • Dopo il successo del congresso internazionale sulla forza, a cui hanno partecipato i maggiori esperti mondiali dell’argomento, che ho organizzato ad ottobre, sto organizzando il congresso annuale della SISMES (Società Italiana delle Scienze Motorie E Sportive, del cui direttivo faccio parte) che si terrà a Padova a settembre 2015.